mercoledì 31 gennaio 2007

Lettere dai lettori n°3

Riceviamo e pubblichiamo

Leggo su "la Provincia Pavese" che un gruppo di una cinquantina di rumeni dell'area ex SNIA sono andati a chiedere un aiuto al comune, perché stanno vivendo in condizioni ormai subumane in quell'inferno che sono i capannoni della vecchia area industriale.
Poche settimane fa uomini, donne e bambini di quella comunità avevano ricevuto dalla giunta il bel regalo di Natale dello sgombero forzato con distruzione della baracca dove abitavano e la deportazione in Romania di molti di loro.
La Capitelli non può accettarli lì perché in quella zona deve costruire un centro commerciale con annessa strada di gronda che renderà ancora più ingolfata la viabilità di quel quartiere.
I rumeni hanno chiesto che il Comune desse loro un posto qualsiasi dove vivere da esseri umani, foss'anche semplicemente un campo dove stare in pace.
La risposta del vicesindaco (in realtà, il vero sindaco di Pavia), Ettore Filippi, che è esponente in teoria di un partito che fa della carità cristiana una sua ipocrita bandiera, è stata:
"Se vi trattiamo bene, ne arrivano altri cento". Quando qualcuno di loro ha fatto notare che ci sono all'ex SNIA dei bambini piccoli che stanno morendo di freddo (e i sistemi approssimativi di riscaldamento hanno già provocato un pericolosissimo incendio notturno qualche giorno fa), Filippi ha avuto il coraggio di accusare i rumeni di "sfruttare i bambini".
Eh sì, questa giunta preferisce ammazzarli, invece di sfruttarli.
Insomma, qual è alla fine la bella soluzione proposta dalla giunta "di centrosinistra" per dei poveracci morti di fame e di freddo che vivono nel bel mezzo della nostra città? Andarsene via, "ci sono altri 8mila comuni in Italia". E i consiglieri di quartiere (anche alcuni di sinistra) di Pavia Est chiedono che si metta il filo spinato attorno all'area per evitare che i disperati possano trovarvi rifugio.
Andatevene voi in uno degli altri 8mila comuni d'Italia! Qui ci avete già nauseato a sufficienza.

Mauro Vanetti

PS: Ho visto che "il Punto" pubblicizza questo blog, probabilmente pensando di strumentalizzarlo da destra. Penso che sia utile segnalareche chi sostiene questo blog non ha niente a che vedere con quel giornalaccio che anzi consiglio a tutti di non leggere perché chiaramente manipolato da Alleanza Nazionale!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Mauro, ho appena letto la tua lettera. Sono d'accordo con te che la soluzione non è sbatterli fuori. Ma nemmeno garantire tutto come per dovuto.La via d'uscita sarebbe integrare per davvero questa gente nella nostra comunità, procurandogli un lavoro FISSO e una sistemazione che potrebbero col tempo arrivare a pagarsi. Certo è che queste persone dovrebbero smettere di chiedere e basta ed è nostro dovere dargli la possibilità di vivere una vita normale.

Anonimo ha detto...

Caro Mauro, anch'io credo che la situazione della Snia sia vergognosa, e penso che si dovrebbe trovare una sistemazione adeguata a quanti sono accampati all'interno dell'area dismessa, soprattutto i bambini, tuttavia, come abitante del quartiere che si trova intorno alla Snia, San Pietro in Verzolo, vorrei anche far comprendere a tutti le ragioni dei residenti.
Scusatemi se forse sarò un po' prolisso, però va tenuto presente che il quartiere, pur essendo stato per anni un serbatoio di voti per il PCI prima e i DS poi, tanto che senza i suoi voti determinanti a Pavia avremmo avuto sindaci del Polo, non ha mai ricevuto molte attenzioni dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute in questa città.
Generalmente qui veniva collocato tutto ciò che la città non gradiva, come le fabbriche più inquinanti (Snia, Montecatini e Chatillon), l'inceneritore, il depuratore, il campo nomadi e ora la strada di gronda, il traffico, i futuri centri commerciali della Snia e l'area artigianale.
Qui mancano centri di aggregazione, strutture sportive, e, pur essendo tra Vernavola e Ticino, aree verdi; anche le scuole sono piccole e vecchie ed il futuro non è molto roseo dato che al posto del verde il comune pensa di realizzare solo nuovi insedimenti residenziali, tutti sulla Vernavola.
Solo per citare una cifra, per tutto il verde delle periferie, il comune spende meno della metà di quanto spende per i lussuosi controviali di Viale Libertà..
A tutto ciò si è sommata la situazione della Snia e la, non sempre facile, convivenza tra i residenti e quanti, negli anni, trovavano asilo nella Snia.
Io sono nato e da sempre abito vicino alla fabbrica, ormai posso dire di conoscere a vista chi abita all'interno della Snia, tuttavia devo ammettere che, insieme a famiglie normali, si trovano anche individui pericolosi, che magari si fanno scudo dei bambino per non essere disturbati.
Purtroppo negli ultimi mesi, oltre ai poco piacevoli allacciamenti abusivi alla rete elettrica, che hanno lasciato molte case e uffici al buio per ore, e guardate che non è piacevole, sono aumentati anche i furti, in alcuni casi commessi anche da minori provenienti dalla Snia,i dannenggiamenti e soprattutto la presenza di prostitute.
Si possono vedere al mattino, alcune sembrano anche quasi bambine, uscire dalla Snia accompagnate su motorini,raggiungere il Bivio Vela, la strada Scagliona e altre traverse della tangenziale.
Vorrei che si parlasse anche di questo e si imparesse anche a conoscere una zona e i suoi problemi prima di spare giudizi.

Anonimo ha detto...

Ho abitato per molti anni in via Francana, al 9/a, quindi è un quartiere che conosco. So bene che si tratta di un quartiere abbandonato dall'amministrazione comunale, questa come la precedente, che si accorge dell'esistenza di alcuni problemi solo adesso perché - guarda caso - qualcuno vuole costruirci un centro commerciale.

Sono d'accordo che la convivenza coi poveri e coi disperati sia spesso molto difficile, però le possibilità sono due: o si dichiara guerra ai poveri, oppure si dichiara guerra alla povertà. Filippi e la Capitelli hanno deciso di dichiarare guerra ai poveri. Io credo invece che, anche per i residenti del quartiere (oltre che per la coscienza di qualsiasi persona con un minimo di civiltà), sarebbe molto meglio fare tutto il possibile per aiutare questa gente ad uscire da una condizione che genera sfruttamento, criminalità, prostituzione eccetera. Loro stessi non hanno certo chiesto la Luna, hanno solo chiesto UN CAMPO per andarsene via da un posto che non è adatto ad ospitarli e da cui si fa il possibile per cacciarli; hanno proposto di andarsene via, pur di avere un campo dove spostarsi. Un campo è troppo? Una città di 70mila abitanti non trova un campo per poche decine di persone?

Alla SNIA ci sono bambini che muoiono di freddo in mezzo ai topi. Alla SNIA ci sono bambini che muoiono di freddo in mezzo ai topi. Lo dico un'altra volta? Alla SNIA ci sono bambini che muoiono di freddo in mezzo ai topi.

Pensateci un attimo. Bambini, topi, morire di freddo. C'è davvero bisogno di discutere a lungo su cosa bisognerebbe fare?

Anonimo ha detto...

Avevo scritto tempo fa sul problema dell'area SNIA e sono daccordo con Mauro, non possiamo lasciare i bambini in mezzo ai topi e se prima morivano di freddo adesso schiattano dal caldo e dalla puzza!
Non basta portare loro abiti e generi di prima necessità e allora ho posto il problema anche al meetup di Beppe Grillo per cercare di sensibilizzare più gente possibile. Mi rendo conto che nella nostra città ci sono tante cose che non vanno (tangenziale, inquinamento, aree verdi ecc.) ma direi che le persone hanno la priorità e questa gente che vive alla SNIA chiede solo di essere considerata da un comune menefreghista. Facciamo,giustamente, beneficenza per il terzo mondo ma ci dimentichiamo di averlo sotto casa!!!
EMANUELA